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Batman (fumetto)

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Nyanko Sensei
view post Posted on 18/7/2012, 19:33     +1   -1




Batman è una delle serie a fumetti pubblicate dalla DC Comics dedicate alle avventure del supereroe Batman. Fa il suo esordio nelle edicole statunitensi nella primavera del 1940, come antologico stagionale che raccoglie le avventure inedite del Dinamico Duo, Batman e Robin, il ragazzo meraviglia.

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Storia

Come già era avvenuto per Superman con gli albi Action Comics, su cui l'eroe aveva esordito, e Superman, anche Batman ebbe un percorso non dissimile: dopo l'esordio su Detective Comics n.27, nasce, appunto, Batman come risposta alla crescente richiesta di materiale sul Crociato Incappucciato. Mentre però Superman presentava la ristampa di storie già edite sulle daily strip, il sommario di Batman era composto da tre-quattro storie inedite realizzate dagli autori che già sviluppavano le avventure su Detective Comics. È, inoltre, proprio sul suo primo numero che fanno il loro esordio il letale Joker, la cui paternità viene spartita tra Bob Kane e Jerry Robinson, e la sensuale Catwoman, qui semplicemente the Cat.
È su questa rivista che fanno il loro esordio la batmobile (n.5 dell'estate 1941), Alfred (n.16 dell'Aprile 1943: veniva, così, completato l'accostamento con l'altro vigilante ricco dei pulp, Wesley Dodds, il Sandman golden age), il Cappellaio Matto (n.49 dell'Ottobre 1948).
Ben presto l'albo divenne a cadenza bimestrale, affiancandosi a Detective ed a World's Finest, rivista che presentava avventure di Batman, Robin (spesso da solo sulle pagine di Star Spangled Stories), Superman ed altri grandi personaggi di casa DC Comics.
Durante il corso della sua lunga storia la testata vede anche l'esordio di Killer Moth (n.63 del 1951), di Mister Freeze (n.121 del febbraio 1959), di Batgirl (Betty Kane sul n.139, 1961), di Poison Ivy (n.181 del giugno 1966), di Lucius Fox (n.307 del gennaio 1979), di Killer Croc (n.357 del gennaio 1984), di Maschera Nera (n.386 dell'agosto 1985), di David Cain e della figlia Cassandra, quarta Batgirl (n.567, luglio 1999).

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Biografia del personaggio

Il medico Thomas Wayne si reca al Monarch theatre con la moglie Martha e il figlio di otto anni Bruce[6], per vedere il film Il segno di Zorro. All'uscita dalla sala, i tre vengono rapinati da un balordo, Joe Chill, che però spara, uccidendo i coniugi di fronte al bambino. Traumatizzato, il piccolo promette un giorno di vendicarsi e combattere i criminali. Bruce, erede di una fortuna milionaria, viene cresciuto da Alfred Pennyworth, maggiordomo di casa Wayne, e raggiunta la maturità gira il mondo, apprendendo arti marziali e tecniche investigative dai migliori maestri del mondo.


« I criminali sono codardi e superstiziosi. Il mio travestimento dovrà infondere terrore nei loro cuori. Dovrò essere una creatura della notte, nera, terribile… »
(Bruce Wayne/Batman)


Di ritorno a Gotham City, un pipistrello irrompe da una finestra, e Bruce decide allora di utilizzare un oscuro travestimento ispirato all'animale per spaventare i criminali. Grazie al suo patrimonio mette a punto un sofisticato equipaggiamento, e collabora con il commissario di polizia James Gordon nella lotta alla malavita. Oltre alla mafia, Bruce, chiamato Batman, combatte terribili criminali come lo psicopatico Joker, l'acuto Enigmista, l'ex-procuratore distrettuale Harvey Dent, conosciuto come Due Facce ,il Pinguino e Mr.freeze.

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Creazione

Quando Bob Kane venne spinto da Vincent Sullivan a buttarsi nel mondo dei supereroi, il personaggio di Superman, ideato da due ragazzi di nome Jerry Siegel e Joe Shuster, aveva debuttato da pochi mesi. La possibilità di guadagnare di più spinse Kane a miscelare in un unico personaggio molte delle icone e delle fonti che allora avevano maggior successo al cinema e sui pulp magazine.
Da sempre affascinato dai progetti ingegneristici di Leonardo da Vinci e colpito soprattutto dal suo uomo volante (la fonte leonardesca ritornerà nell'Elseworlds Capolavoro Nero, di Moench e Cueva), unirà l'ingegno davinciano nell'ideazione di macchine complesse e fantastiche con le visioni suggerite da due film in particolare: Il segno di Zorro del 1920, con l'eroe solitario che combatte contro le ingiustizie, e l'horror The Bat del 1926 (del quale venne realizzato un remake nel 1930, The Bat Whispers, questa volta in sonoro). A questi si devono aggiungere anche le influenze, come detto, dei pulp magazine, ed in particolare di Black Book Detective, il cui protagonista era un investigatore mascherato dal nome Black Bat, ma probabilmente anche l'uomo ombra, personaggio ammantato di quella stessa aura leggendaria caratteristica di Batman. Probabile, anche, una possibile influenza dei fumetti di Wesley Dodds, il Sandman della golden age, anch'egli un ricco ereditiere affiancato da un fedele maggiordomo, come Bruce è affiancato dal fedele Alfred Pennyworth. Per le ambientazioni urbane, invece, l'influenza principale sembra essere, almeno in ambito fumettistico, Gang Busters in Action di Henry Vallely, che ha ispirato alcune vignette presenti nel racconto delle origini del personaggio.
Con questi ingredienti, e con il fondamentale aiuto di Bill Finger, che può essere considerato a tutti gli effetti co-creatore del personaggio (ha contribuito allo sviluppo del personaggio e del suo armamentario: ad esempio sue sono le invenzioni del bat-arang e della bat-caverna, e sempre sua l'idea di affiancare a Batman un giovane assistente, Robin), nasce finalmente il personaggio di Batman.", il quale debutta sul numero 27 di Detective Comics del maggio 1939, pubblicato dalla National, oggi DC Comics.

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Interpretazioni omosessuali

Negli anni ci sono state varie polemiche circa controverse interpretazioni sessuali del contenuto dei fumetti di Batman. La presunta omosessualità del personaggio è stata oggetto di studi accademici sin da quando lo psicologo Fredric Wertham asserì nel suo saggio del 1954 Seduction of the Innocent quanto segue: «Le storie di Batman sono psicologicamente omosessuali.» Affermò inoltre: «La tipologia delle avventure di Batman può indurre i bambini a sviluppare fantasie omosessuali, molte delle quali a livello inconscio.» Ancora Wertham scrisse: «Solo chi è completamente all'oscuro dei fondamenti della psichiatria moderna e della psicopatologia sessuale può ignorare la subdola atmosfera omoerotica che pervade le avventure di un uomo adulto come Batman e del suo giovane amichetto "Robin"».
Andy Medhurst scrisse nel suo saggio del 1991 intitolato Batman, Deviance, and Camp che Batman è un'icona gay proprio perché «Fu uno dei primi personaggi dei fumetti ad essere accusato di omosessualità», e che «La serie TV anni sessanta è una pietra miliare del camp».
Molti degli sceneggiatori che nel corso degli anni hanno lavorato sul personaggio hanno espresso la loro opinione in materia. Lo scrittore Alan Grant disse: «Il Batman che ho scritto per tredici anni non è gay. Il Batman di Denny O'Neil, quello di Marv Wolfman, il Batman di tutti quanti noi si rifà a quello di Bob Kane... nessuno di loro lo ha mai concepito come un personaggio gay. Solamente Joel Schumacher potrebbe aver avuto un punto di vista differente.» La scrittrice Devin Grayson ha commentato, «Dipende a chi lo domandi, lo è o no? Se lo domandate a me, dico di no, non penso che lo sia... Anche se posso capire le riletture in chiave gay, dopotutto.» Nonostante Frank Miller descrisse il rapporto tra Batman e il Joker come «un incubo omofobo», riferì di vedere maggiormente il personaggio come un uomo che sublima le sue pulsioni sessuali attraverso la lotta al crimine, concludendo: «Sarebbe più "sano" se fosse veramente gay.» Burt Ward, che interpretò Robin sullo schermo nel serial televisivo degli anni sessanta, ha parlato della sua interpretazione nella sua autobiografia Boy Wonder: My Life in Tights; scrisse che la relazione tra Batman e Robin poteva effettivamente anche essere interpretata come una sorta di relazione sessuale.
Queste interpretazioni omosessuali del personaggio continuano ad attirare attenzione da parte dei fan e dei media. Un esempio emblematico è accaduto nel 2000, quando la DC Comics rifiutò di concedere i diritti per la riproduzione e l'inclusione di alcune tavole di quattro storie di Batman (precisamente Batman numeri 79, 92, 105 e 139) nell'articolo di Christopher York All in the Family: Homophobia and Batman Comics in the 1950s. Un altro caso è accaduto nell'estate del 2005, quando il pittore Mark Chamberlain mise in mostra una serie di acquerelli raffiguranti Batman e Robin in esplicite pose omosessuali e mentre si accoppiavano tra di loro. La DC minacciò di citare in giudizio sia l'artista che la galleria d'arte "Kathleen Cullen Fine Arts" se i dipinti non fossero stati rimossi e consegnati loro, insieme a tutto il ricavato della mostra.


Biografia del personaggio

Robin

Il più giovane membro della famiglia di acrobati conosciuti come i "Grayson volanti", Dick, vide i suoi genitori uccisi dal mafioso Tony Zucco che li fece precipitare sabotando il trapezio durante uno spettacolo, per estorcere denaro al circo in cui lavoravano. Bruce Wayne lo prese con sé come suo pupillo.
Wayne addestrò personalmente Dick insegnandogli tutti i trucchi del mestiere della lotta al crimine; fu così che Dick divenne il partner del "Cavaliere Oscuro": Robin, il ragazzo meraviglia.
Durante l'adolescenza di Dick, Batman e Robin furono inseparabili e divennero noti come il "Dinamico Duo", combattendo ogni genere di criminale per le strade di Gotham City, ma quando Dick si iscrisse all'università cominciò a dividersi tra le missioni accanto al Cavaliere Oscuro e a quelle con i suoi nuovi amici: i Teen Titans.

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Poteri e abilità

Dick Grayson è il miglior allievo di Batman: stesso modo di combattere, stesso arsenale, stessa abilità nel condurre le indagini. Ha appreso dal suo mentore tutti i suoi segreti, che lo hanno reso uno dei miglior lottatori del mondo, un brillante stratega e un detective eccezionale, qualità che lo hanno portato da essere un leader naturale. Essendo cresciuto tra i trapezisti di un circo, è un acrobata straordinario, tanto da essere considerato l'essere umano più agile e veloce dell'universo DC. Dick ha affermato di essere anche più veloce di Batman, e si è dimostrato ancora più agile e veloce di Catwoman. Le sue straordinarie doti acrobatiche, lo rendono probabilmente un metaumano in questo campo.

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Le pubblicazioni italiane

Le pubblicazioni dedicate a Batman in Italia hanno spesso portato come titolo il nome del personaggio. Per questo motivo si sceglie di inserire la parte più corposa della storia delle pubblicazioni italiane dedicate a Batman in quest'articolo.


Ala d'Acciaio

Tra il 1945 ed il 1946 la Edizioni Milano di Cino del Duca pubblicò una serie di albetti di piccolo formato di 8 pagine circa, inclusa la copertina, che fu la prima a portare in Italia i personaggi dei comic book statunitensi. Infatti, fino ad allora, gli editori italiani si erano concentrati soprattutto sulla pubblicazione delle daily strip (è in questo formato, infatti, che giunse Superman in Italia, e fu anche per questo che, ben presto, vennero prodotte in maniera autonoma alcune storie di Ciclone, il suo primo nome italiano): questa serie, di circa 31 uscite settimanali, fu quindi una delle prime, se non la prima, a portare i supereroi in Italia.
I personaggi più famosi erano quelli della DC Comics, presente con 12 albi, quattro dei quali dedicati a Batman, qui ribattezzato Ala d'Acciaio. Le storie, tratte dalle sue prime apparizioni su Detective Comics (nel dettaglio i numeri 29, 30, 33 e 34), erano presentate in un formato piccolissimo e per di più ricalcate sugli originali di Kane, facendo così perdere le atmosfere ed il fascino del suo tratto. Gli autori dei ricalchi, anonimi, sono presumibilmente francesi, poiché la rivista era la riproposizione dell'identica serie francese.
Insieme a Batman, comunque, facevano il loro esordio in Italia anche altri eroi del pulp e del fumetto statunitense: Red Torpedo di Henry Kiefer e Black Condor di Lou Fine, editi dalla Quality; Masked Marvel di Ben Thompson, chiamato Uomo d'Acciaio (che poi diventerà il secondo nome italiano di Superman), Uomo Mascherato, Uomo Prodigio; lo Spettro di Siegel e Baily, l'Hourman sempre di Baily, il Sandman di Bert Christman (qui nominato Wesley Dood la Saetta e Uomo della Sabbia), Lanterna Verde di Finger e Nordell, tutti editi dalla National.


Collezione Uomo d'Acciaio

La Edizioni Milano era anche l'editore dell'albo Collezione Uomo Mascherato, albo in formato striscia che presentava le avventure degli eroi mascherati. La collana esordì con Blue Beetle (chiamato proprio Uomo Mascherato, nome con il quale è anche noto il Phantom di Lee Falk e Ray Moore) e le sue daily strip disegnate da Charles Nicholas e Jack Kirby, per poi diventare, dal n.67, Collezione Uomo d'Acciaio, dal secondo nome italiano di sempre di Superman, Uomo d'Acciaio.
Era il personaggio di punta della collana con ben 27 numeri ad egli dedicati e storie tratte dalle daily strip scritte da Siegel e disegnate da Shuster. Spesso, però, venivano rimontate, ritoccate e soventi erano anche le aggiunte di vignette assenti nelle edizioni originali, il tutto con una scarsa resa qualitativa, anche se il prodotto era nel complesso migliore rispetto alla proposta precedente.
Proprio su questo albo particolare si conta la seconda apparizione di Batman in Italia. Qui chiamato Fantasma, compare con la produzione delle daily strip insieme al fido Robin, qui chiamato Aquilotto. Le storie, più complesse e qualitativamente migliori di quelle edite su Detective e Batman, sia nel tratto sia nei testi, erano presumibilmente quelle prodotte dallo stesso Kane e presentavano come avversario unico il Joker, non tradotto, nelle classiche vesti di assassino psicopatico. In tutto vennero pubblicate 8 delle 13 storie originali.
Contemporaneamente a questi albi, faceva capolino nelle edicole la rivista Urrà, che presentava avventure di Superman (ancora Uomo d'Acciaio) come eroe principale, di Tarzan e del dinamico duo Batman e Robin, qui Il Fantasma e l'Aquilotto, con la primissima apparizione italiana per Robin.


Gli Albi del Falco

Gli Albi del Falco sono storicamente la più importante e longeva rivista dedicata ai supereroi in Italia (maggio 1954-aprile 1967). Con un formato simile agli Albi della Rosa, pubblicazione disneyana dello stesso editore (la Arnoldo Mondadori Editore), conta ben 574 albi, contando anche quelli con l'intestazione Superman (a partire dal n.529). Il protagonista indiscusso è l'eroe ideato da Siegel e Shuster (il primo lavorerà proprio per la Mondadori scrivendo storie per Topolino libretto), che in questo caso viene chiamato Nembo Kid.
L'esordio di Batman sulla collana avviene sul n.33, quando si iniziano a pubblicare gli episodi tratti da World's Finest. I grafici Mondadori decidono di cambiare il colore del suo costume: dopo avero ribattezzato «Pipistrello» (mentre Robin resta in originale), propongono un costume rosso sia per lui che per il suo giovane assistente, che verrà per un breve periodo sostituito anche da un costume rosa. La spiegazione più plausibile per la scelta è quella di accostare il personaggio all'Uomo Mascherato, di grande popolarità a quel tempo e con un costume, almeno per l'Italia, di colore rosso. Dal punto di vista delle traduzioni, poi, la scelta di adottare «Pipistrello» creerà non pochi problemi: prima che venga adottato il nome originale (nel n.105), la batmobile diventa «pipistrel-mobile», quindi «auton» e «pipismobile», mentre il batplano viene tradotto come «aeron» e «pipisplano». Con il passaggio alla periodicità settimanale (a partire dal n.103), iniziano ad essere pubblicate anche le avventure realizzate per gli albi espressamente dedicati a Batman, ovvero Detective Comics e Batman. Le storie pubblicate erano quelle di Sprang e Moldoff.
Quando la testata chiude Batman vi è comparso per quasi 350 numeri, abbandonando la rivista all'inizio del 1967, quando uscì, sempre per la Mondadori, la prima rivista a lui espressamente intitolata: era il primo albo Batman italiano. A questo si deve anche aggiungere Superalbo Nembo Kid, che consta di 85 uscite, in cui Batman (a parte una decina di occasioni) è sempre presente. La rivista, pubblicata tra il giugno 1960 ed il maggio 1966, col n.63 cambia nome in Batman Nembo Kid.


Il Batman italiano

Con la carta leggera ed il formato leggermente più piccolo di quello originale, il Batman Mondadori e quello Williams, era una pubblicazione che spiccava soprattutto per l'assenza del colore, ma ebbe comunque il merito di presentare le versioni del personaggio date da Neal Adams e Marshall Rogers (definito maestro del colore nonostante la pubblicazione fosse in bianco e nero!), anche se non in maniera continua e filologica. I diritti del personaggio successivamente passarono alla Cenisio e da qui alla Rizzoli, che successivamente, in collaborazione con la Glenat, varò un nuovo quindicinale, Batman - Vecchie e nuove superstorie: caratteristica dell'albo era il formato più grande dell'originale e che venne molto spesso criticato dai lettori a causa di un approccio troppo giocoso al personaggio stesso. Sicuramente anche i ripetuti cambi di team creativo nelle testate originali contribuirono ad ostacolare l'affezione della rivista nei cuori degli appassionati. Da notare, comunque, il tentativo di recuperare le prime avventure golden age del personaggio, poste in appendice all'albo.
Successivamente i diritti dei personaggi DC Comics passarono in gestione alla Play Press, che aveva pubblicato i tie-in con Legend tratti da Batman e Detective sulle pagine di Lega della Giustizia, l'albo che pubblicava la Justice League di Giffen-De Matteis-Maguire.
L'ottimo lavoro che la Play stava portando avanti con Superman, consentì all'editore romano di acquisire anche i diritti di Batman (alcune delle sue avventure erano anche pubblicate sul Corto Maltese, come Il ritorno del Cavaliere Oscuro di Miller, con una traduzione, che molti critici non considerano filologicamente corretta, di Baldoni) e degli altri personaggi DC Comics. Nasce così il quindicinale Batman, preceduto da un doppio speciale con i tie-in legati ad Ora zero e con un numero zero ed un numero 1 che pubblica i numeri zero originali delle testate Batman, Detective Comics, Shadow of the Bat, Legends of the Dark Knight, Robin, Catwoman. Successivamente anche questa rivista viene chiusa, per ricominciare da 1 con l'inizio di Terra di Nessuno. Alla conclusione della saga, però, non passano due numeri, che la testata viene chiusa: l'editore, che già aveva spostato tutti i personaggi minori nel circuito delle fumetterie, decide di spostare sia Superman che Batman in tale ambito di vendita, dove i due eroi verranno distribuiti con una serie di volumi brossurati.
Per Batman, in particolare, verranno create due tipologie distinte di volumi: Detective Comics e Batman, oltre alla pubblicazione di vari volumi speciali contenenti Elseworlds o crossover interni alla Batman-family. Solo nel 2005 Batman tornò in edicola con Batman Magazine, mensile durato solo 12 numeri (l'ultimo è di giugno 2006) a causa della cessione dei diritti sulla pubblicazione italiana dei personaggi DC da parte dell'editore Play Press.
Nel giugno 2007 la Planeta DeAgostini, dal 2006 licenziataria DC per l'Italia, dopo alcuni volumi brossurati, ha distribuito in edicola il mensile Batman che presenta l'edizione in italiano di Batman e di Detective Comics.

 
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