Winter Dream

pinocchio

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SaNa
view post Posted on 28/5/2011, 18:53     +1   -1




Pinocchio è un film d'animazione della Disney ispirato al romanzo Le avventure di Pinocchio. Storia d'un burattino di Carlo Collodi, ed è considerato, secondo il canone ufficiale, il secondo classico Disney dopo Biancaneve e i sette nani. Prodotto dalla Walt Disney Productions, fu distribuito dalla RKO Radio Pictures il 7 febbraio 1940.

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Titolo originale: Pinocchio
Paese: USA
Anno: 1940
Durata: 88 min
Genere: animazione
Regia: Hamilton Luske, Ben Sharpsteen, Bill Roberts, Norman Ferguson, Jack Kinney, Wilfred Jackson, T. Hee

TRAMA:
Geppetto, intagliatore di legno, costruisce un burattino - Pinocchio - ed esprime il desiderio che diventi un bambino vero. Di notte viene la Fata Turchina e lo anima: da questo momento Pinocchio ne combina di tutti i colori, portando alla disperazione tanto Geppetto quanto il Grillo Parlante (la sua coscienza). Finito col 'padre' nel ventre di una balena, si ravvede e salva entrambi, meritando di essere trasformato per sempre in un bambino.

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DIFFERENZE DALLA FIABA:
Il film presenta numerose differenze dalla favola che lo discostano dalla trama originale pur mantendendone l'intento moralistico:

*La trama viene semplificata, addolcita e accorciata rimuovendo molti fatti e personaggi tra cui: Mastro Ciliegia che regala a Geppetto il legno parlante, la povertà di quest'ultimo che lo porta a vendere la giacca per comprare un abbecedario, il dono delle monete da parte di Mangiafuoco, l'uccisione del Grillo Parlante da parte di Pinocchio, il suo periodo di vita retto e laborioso, l'incontro con la Fata Turchina a casa sua, il suo successivo ricovero in ospedale, la vita di Pinocchio come asino ed altre.
*Il ruolo del Grillo Parlante viene notevolmente amplificato nel film, elevandolo a deuteragonista e voce narrante. Il Grillo viene incaricato dalla Fata Turchina di assumere il ruolo di coscienza di Pinocchio, e lo accompagnerà per tutto il fim. E' lui il primo e l'ultimo personaggio che appare.
*Nel film, la Fata Turchina non abita in una casa, ma è una stella nel cielo, nota come stella dei desideri, che poi assume sembianze umane. Sempre nel film, tale personaggio viene reso più divino e soprannaturale di quanto lo sia nel romanzo.
*Nel film Pinocchio incontra per la prima volta il Gatto e la Volpe quando sta andando per la prima volta a scuola. Questi vedendo che Pinocchio è un burattino vivente, lo invitano ad esibirsi nel teatro di Mangiafuoco, il quale poi lo tiene prigioniero per far fortuna con lui. Lo incontrano una seconda volta e lo invitano a recarsi nel paese dei balocchi. Nel libro, invece, il burattino si reca al teatro di Mangiafuoco (che è di animo buono, contrariamente al film) di suo proposito per assistere allo spettacolo e poi incontra il Gatto e la Volpe dopo aver ricevuto le monete d'oro, i quali truffano e impiccano Pinocchio.
*A invitare Pinocchio ad andare nel paese dei balocchi sono il Gatto e la Volpe, mentre nel libro è Lucignolo conosciuto sui banchi di scuola del paese delle Api Industriose, e non durante il viaggio relativo.
*Nel libro, Pinocchio viene trasformato completamente in un somaro e venduto ad un circo. Nel film, invece, la trasformazione non è completa e riguarda solo le orecchie e la coda. Il burattino, inoltre, riesce a scappare dall'isola senza essere venduto.
*Nel libro Geppetto è inghiottito da un pescecane, mentre nel film questi diventa una balena, e precisamente un capodoglio chiamato Monstro. Nel lungometraggio si vede come Pinocchio e il padre fuggano dalla bocca della balena facendola starnutire; nel libro scappano mentre il pescecane dorme. Inoltre non escono in groppa ad un tonno, ma sulla zattera di Geppetto.
*Nel film il burattino prende vita grazie ad un incantesimo della fata turchina che vuole esaudire il desiderio di Geppetto (cioè che Pinocchio diventi un bambino vero); esso, difatti, quando è ancora un pezzo di legno non parla. Viceversa, nel libro, è il legno stesso ad essere vivo e parlante ancor prima di essere intagliato.
*Pinocchio, nel romanzo, diventa un bambino vero perché, comportandosi bene, ha lavorato per il padre in procinto di morire; nel film, lo diventa dopo una momentanea e apparente morte.
*Nel libro Collodi descrive sin dall'inizio l'abbigliamento di Pinocchio: Geppetto gli fece un vestituccio di carta fiorita, un paio di scarpe di scorza d'albero e un berrettino di mollica di pane. Nel film il burattino non ha nessuna di queste caratteristiche, ma vagamente le ricorda.
*Nel film, il Cocchiere è più sadico che nel libro, è capace di fare una risata e una faccia demoniaca, e ai suoi subdoli piani collaborano il Gatto e la Volpe. Nel romanzo, il Cocchiere e i 2 loschi figuri non si sono mai minimamente incontrati. Anche nell'opera del Collodi, in realtà, il cocchiere - che nel film viene chiamato Postiglione dalla Volpe all'Osteria del Gambero Rosso - ha solo la parvenza di una persona amabile e gentile: "E il conduttore del carro?... Figuratevi un omino più largo che lungo, tenero e untuoso come una palla di burro, con un visino di melarosa, una bocchina che rideva sempre e una voce sottile e carezzevole, come quella d'un gatto che si raccomanda al buon cuore della padrona di casa. Tutti i ragazzi, appena lo vedevano, ne restavano innamorati e facevano a gara nel montare sul suo carro, per essere condotti da lui in quella vera cuccagna conosciuta nella carta geografica col seducente nome di Paese dei Balocchi". Tuttavia, poco dopo, l'autore descrive la vera personalità dell'"omino di burro" con queste inequivocabili parole: "Detto fatto, si avvicinò al ciuchino manritto della prima pariglia e fece l'atto di volerlo cavalcare: ma la bestiola, voltandosi a secco, gli dette una gran musata nello stomaco e lo gettò a gambe all'aria. Figuratevi la risatona impertinente e sgangherata di tutti quei ragazzi presenti alla scena. Ma l'omino non rise. Si accostò pieno di amorevolezza al ciuchino ribelle, e, facendo finta di dargli un bacio, gli staccò con un morso la metà dell'orecchio destro. Intanto Pinocchio, rizzatosi da terra tutto infuriato, schizzò con un salto sulla groppa di quel povero animale. E il salto fu così bello, che i ragazzi, smesso di ridere, cominciarono a urlare: "Viva Pinocchio!" e a fare una smanacciata di applausi, che non finivano più. Quand'ecco che all'improvviso il ciuchino alzò tutt'e due le gambe di dietro, e dando una fortissima sgropponata, scaraventò il povero burattino in mezzo alla strada sopra un monte di ghiaia. Allora grandi risate daccapo: ma l'omino, invece di ridere, si sentì preso da tanto amore per quell'irrequieto asinello, che, con un bacio, gli portò via di netto la metà di quell'altro orecchio. Poi disse al burattino:
"Rimonta pure a cavallo e non aver paura. Quel ciuchino aveva qualche grillo per il capo: ma io gli ho detto due paroline negli orecchi e spero di averlo reso mansueto e ragionevole".
 
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