Winter Dream

I Ninja

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SaNa
view post Posted on 13/5/2011, 20:19     +1   -1




IL MONDO NINJA



Non esisteva arma che un NINJA non sapesse costruire ed usare, non esisteva forma di combattimento in cui non eccellesse, non esisteva nulla che potesse intimidirlo al punto di farlo rinunciare ai suoi obiettivi perchè, sin dalla prima missione, s'era abituato a varcare la sottile soglia tra la vita e la morte...e ne era tornato sorridente. Ora cavalcava la Tigre, uomo tra gli uomini, eppure in qualche modo diverso da loro.
Per il ninja non esistevano differenze di casta: gli uomini si dividevano in adepti del proprio clan, cui era dovuta fedelta' assoluta, e gli altri nei confronti dei quali tutto era lecito.
Un ninja catturato veniva ucciso bollendolo vivo dopo altre atroci sevizie; per contro il Guerriero delle Tenebre non era mai inutilmente crudele...Egli aveva già esplorato la propria parte oscura e non sentiva affatto il bisogno di cedervi. Uccideva, se era necessario, se gli veniva comandato, nel modo piu' veloce ed efficiente, più "pulito" possibile.
La sua stessa concezione del mondo lo portava ad agire in un modo particolare: per attingere alla forza che pervade e collega tutto cio' che e' vivo nell'universo occorre turbarne il meno possibile l'Armonia. Uno dei motivi del terrore che ispiravano i Ninja era proprio questa loro diversità, questa loro assenza di passioni, tanto che dopo aver appreso ad estinguerle dentro di se l'adepto doveva imparare a simularle per potersi mescolare al popolo, per potersi infiltrare tra i propri simili, tra i propri amici, e quindi tra la società.

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In Giappone la lunga vicenda del ninjutsu crebbe con vividezza alla superficie della storia nel mezzo millennio che va dal 1300 al secolo XIX. Prima e dopo questi cinquecento anni è un continuo affiorare e scomparire, far capolino tra cronaca e leggenda, spuntare a sorpresa dalle pagine di antiche pergamene ufficiali o dalle parole della tradizione orale tramandata; ma i ninja confondono il loro percorso anche nella storia:

Nel Giappone sconvolto da un lungo periodo di guerre furono sempre piu' i nobili che si rivolgevano alle famiglie Ninja per essere aiutati nelle battaglie o per far compiere silenziose vendette. Grazie a ciò il potere politico dei clans si sviluppo' enormemente sino al punto che, attorno al 1467, fu lo stesso Shogun Yoshihira Ashikaga, il capo militare assoluto dell'impero, a richiedere il loro supporto. In questo modo intere provincie del Giappone finirono sotto l'influenza ninja. Con alti e bassi questa situazione si protrasse fino all'arrivo delle navi portoghesi e dei primi missionari gesuiti, che nutrivano un profondo odio, alimentato dalla paura, verso le discipline interiori dei ninjutsu (ove ogni individuo è sacerdote di se stesso, senza intermediari tra il propro io e l'universo), e dall'altro erano costretti a scontrarsi con il potere dei clan ninja, incoraggiarono la religione cristiana per isolare il ninjitsu sul terreno culturale. Successivamente decisero di scendere in guerra aperta nel 1579, conquistando e distruggendo la roccaforte Ninja di Iga. Nella battaglia di Teusho Iga no Ran le truppe dei gesuiti subirono una disastrosa disfatta per opera dei Ninja che dimostrarono in questa come in altre occasioni di essere eccellenti combattenti anche in campo aperto.
Umiliati e colmi di rabbia i gesuiti mandarono un grande esercito contro la provincia di Iga nel 1581 ma l'anno successivo furono costretti a ritirarsi dopo dure sconfitte ad opera dei ninja.

Con l'avvento allo shogunato dei Tokugawa (1582), favorito da un uso spregiudicato dei ninja, per l'Antica Arte della Notte si aprì un nuovo capitolo che la vide legarsi al potere centrale: i ninja si trasformarono in spie, poliziotti e repressori. Gradualmente persero per strada gli originali scopi di ricerca interiore di cui conservarono solo dei vuoti atteggiamenti senza piu' ricordare l'antica funzione, cosa questa che fece rapidamente decadere anche il loro livello tecnico, tanto e' vero che le due piu' importanti azioni che la storia ricordi furono dei fallimenti: nel 1637 il potere centrale tentò di usare l'antico contrasto tra ninja e cristianesimo lanciando i primi nella repressione di una rivolta di contadini convertiti nella zona di Nagasaki. Nessuno dei ninja riuscì in una impresa che, un tempo, non era una difficoltà, essendo tra le piu' comune ed abituali: penetrare nella fortezza del nemico! Se ne andarono invece dopo aver rubacchiato le scorte di viveri dell'esercito che li aveva assoldati.

Nel 1853, quando le "navi nere" del commodoro Perry violarono l'isolamento in cui era rinchiuso il Giappone, una spia ninja fu incaricato di salire di nascosto a bordo di una di esse per sottrarre documenti che facessero intuire le intenzioni degli stranieri. Egli ritornò dalla missione con dei manoscritti che sono ancora oggi conservati dalla famiglia Sawamura nella citta' di Iga-veno. I manoscritti erano una lettera di un marinaio olandese alla sua fidanzata ed una canzone che decanta le doti delle donne francesi a letto e delle inglesi in cucina.
Il Ninjutsu era dunque morto ? Per le scuole che si legarono al potere Tokogawa e via via a quelli che lo seguirono, questa sembrava essere la triste realtà ma non tutti i Ryu di ninjitsu avevano condiviso la scelta del 1582.

Furono questi Clan, ritiratisi allora tra le ombre di monasteri lontani a proseguire la ricerca millenaria, a tramandare l'arte nella più' vera essenza.
Ma il potere, qualunque forma assuma, ha pur sempre bisogno di uomini che all'occorrenza sfoderino doti non comuni, arrivando là dove l'individuo medio, su cui esso fonda la sua supremazia, non può giungere. Avvenne così che allo scoppiare della guerra Russo-Giapponese gli sbigottiti marinai zaristi si trovarono a dover affrontare misteriose figure vestite di nero che abbordavano le loro navi e scomparivano dopo averle sabotate. Avvenne così che, nella prima guerra mondiale, tra la superstiziose truppe turche si sparse la leggenda dei diavoli giapponesi capaci di uccidere con il solo tocco di un dito. E quando la seconda guerra mondiale si trasformò in un tragico gioco a rimpiattino tra la jungle di tenebrosi isolotti filippini, lo Stato Maggiore giapponese tornò a riscoprire l'importanza di persone che sapessero muoversi furtivamente nella notte senza lasciare tracce, che potessero colpire il nemico senza neppure apparire, che sopportassero disagi di ogni genere e natura con stoica indifferenza. L'occupazione militare del Giappone da parte degli americani costrinse tutte le Arti Marziali ed il ninjutsu in particolare a tornare alla più totale segretezza, se non che nel frattempo il seme dell'Arte era stato gettato in nuovi terreni: si apriva infatti nel mondo una diversa partita nella quale gli alleati di ieri divenivano i nemici di oggi ed iniziavano a combattere una guerra segreta fatta di colpi di mano, di attentati, di omicidi commissionati, del furto di informazioni riservate.

Ancora una volta l'Arte Silenziosa era chiamata ad una scelta. Ed ancora una volta si divise. Taluni clans, perseverando nelle scelte del loro antenati, decisero di mantenere per i loro affiliati un ruolo di stretto legame con le istituzioni ufficiali, altri decisero di troncare ogni legame con il mondo esterno e si isolarono completamente

Il Ninjutsu (arte della furtività?)
è la denominazione collettiva di un insieme di metodi di spionaggio e strategia utilizzati sin dal cosiddetto medioevo del Giappone (1185 - 1625 circa).

La parola ninjutsu consiste di due parti:
nin (furtività, persistenza, pazienza?), che in Giappone ha acquisito l'accezione ulteriore di "muoversi non visti" o "agire di soppiatto".
jutsu (arte, tecnica?)
Una traduzione possibile del termine ninjutsu è: "tecnica delle operazioni furtive". Qualche volta si incontra la grafia latinizzata ninjitsu, ma si tratta di una forma aberrata dello stesso termine diffusa soprattutto nei paesi angolosassoni. Il ninjutsu è ormai noto in Giappone e soprattutto in Europa come una delle antiche (koryū) Arti Marziali giapponesi. L'esperto per definizione nelle tecniche di ninjutsu è rappresentato nell'immaginario moderno dal Ninja.

ARMI NINJA:

Kunai:
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Il Kunai è un'arma base per ogni ninja, debuttante o esperto.
Viene gettato per colpire i punti vitali di un avversario o, semplicemente, per ferirlo.
Esistono kunai piccoli o grandi, in base all'esigenza dei ninja.
Un ninja dev'essere molto abile ad utilizzarli, in quanto molto difficilmente riescono a colpire un avversario a lunga distanza.

Shuriken
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Lo shuriken è un'arma a forma di stella utilizzata da molti ninja.
Esistono due tipi di shuriken: piccolo e grande. Quello piccolo è molto maneggevole ma difficilmente riesce a ferire gravemente un avversario, mentre quello grande, più pesante, viene usato soprattutto da ninja esperti per dare il colpo di grazia ai nemici, data la loro grande potenza.
Inoltre la sua forma permette all'arma di acquisire, se lanciata bene dal ninja che la utilizza, una grande velocità e di tagliare lo spazio, arrivando al nemico in pochissimi istanti, e dandogli quindi poco tempo per reagire. Spesso occorrono ottimi riflessi per schivare gli shuriken, specialmente quelli più piccoli.

Aikuchi:
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Il aikuchi è molto simile al "Tanto" a meno che non abbia protezione della mano.Il aikuchi era usato per scontri ravvicinati.

Blowgun:
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Il blowgun è stato fatto solitamente da una parte di bambù di lunghezza di circa venti - quaranta pollici. Nelle emergenze, rotolato su pezzo di carta ha potuto essere usato come blowgun provvisorio. Il blowgun è stato favorito dal ninja pricipalmente perché era silenzioso affinchè il ninja non dovesse rivelare la sua posizione. I dardi di Blowgun (fukiya) erano fattida fili e carta. La carta è stata rotolata in figura di un cono. Le punte del dardo venivano ricoperte di veleno. Occasionalmente per il combattimento ravvivcinato,veniva utilizzata la polvere accecante potendosi sostituire sostituirsi a volte con il fukiya. Il blowgun poteva essere usato per attacare un nemico, per generare piccoli rumori e distrazion, o persino per passare i messaggi segreti ai membri del clan del alleato.

Fukibari:
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Questi aghi (di lunghezza circa due pollici) venivano trasportati dentro le bocche del ninja. Questo ago pericoloso veniva sputato nella faccia dei nemici arricciando la lingua per formare la forma di un tubo.altri metodi di utlizzo era utilizzando un piccolo bambù della parte nella bocca usata per sparare verso l'esterno potendo così sputare dodici aghi alla volta. Usato solitamente come diversione prima di estrarre la spada per poi finire l'avversario.
Gli spiedi:
un altra arma da lancio sono.. gli spiedi superiori in velocità persino agli shuriken...sono un arma letale poiche un maetro nell'uso di essi....era capace di uccidere in un solo istante.Colui che era capace di usare gli spiedi...in gran parte conosceva anche tutti i "punti" del corpo umano.... per uccidere o per curare....ebbene si!!! erano anche un arma che poteva essere usata anche in medicina (straordinario!)

Kaiken:
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Questa arma favorita del Kunoichi (ninja femminile) era un piccolo dirk skinny. Kaiken potrebbe facilmente essere nascosto tra gli indumenti o nel manicotto.

Kakute:
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Il Kakute o "corna delle dita" è un anello di metallo che ha due speroni di ferro fissati ad esso.Il kakute veniva messo di solito nel dito medio. A volte l'arma veniva cosparsa di veleno e poteva essere messa sia sulla parte interna o sulla parte esterna della mano. Il Kakute è fù usato in gran parte dalle kunoichi (ninja femmine). traendo i Nemici all'inganno perche l'arma poteva apparire ad un primo momento innocente ma.....al momento previsto il nemico veniva attaccato di sorpresa.

Kama:
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Il kama o la falce era un attrezzo d'agricoltura utilizzato per tagliare l'erba e raccogliere, utilizzato quindi, anche dai contadini. Inoltre è stato usato per altri utilizzi come tagliare il legno e nella pesca. Il kama era un utile strumento poiche semplificava e diminuiva il lavoro dei contadini.. Più successivamente il kama è stato sviluppato in un attrezzo marziale efficace, in grado di sostenere i colpi pesanti degli attacchi nemici. Le maniglie sono state sostituite con un cavo per dare loro la presa supplementare. Il kama, come la maggior parte delle armi, è un'estensione della mano e può essere più efficace con la conoscenza del taijutsu di base.

Kusari-Fundo/Manrikigu sari:
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Il ninja inoltre ha trasportava occasionalmente una lunga catena solitamente due - tre piedi di lunghezza, con due pesi ad ogni estremità.si dice che potesse essere oscillato per portare un attacco o gettato per impigliare.

Kusarigama:
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Questa arma composta da una kama con una catena all'estremità è un'altra favorita del ninja. La catena ha poteva essere usata per impigliare e per essere lanciata.Il kusarigama era una singola lama del montata ad una bastone di legno,con una catena di nove piedi all'estremità fù posto un peso. Su alcuni kusarigama la catena è fissata all'estremità inferiore del bastone mentre in altri è fissta dove la maniglia viene a contatto dalla lama molteplici funzioni di questa arma risiedevano nel fatto che ogni pezzo dell'arma aveva una funzione .Questa poteva essere utilizzata per spingere, ridurre, tagliare ed oscillare.Il bastone invece poteva deviare il colpo ed il blocco.La catena poteva strangolare, intrappolare, sbattere e sussidio nel fare della presa. Il peso serviva invece da delicato "missile".

Kyogetsu-Shoge:
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un'arma che ha assomigliava al kusarigama tuttavia è stata fatta ed utilizzato in molto prima del kusarigama.è composta di una lama, da un gancio con un cavo lungo circa dodici piedi che veniva fissato all'estremità. All'estremità del cavo vi era un anello di ferro dicirca quattro pollici di diametro.La lama poteva essere oscillata o essere utilizzata come rivestimento dopo l'impigliamento con il cavo. Il cavo veniva usato per intrappolare, e usato come un garrote, sussidio in presa che fà molto uso del hojo-jutsu. L'anello potrebbe essere oscillato negli alberi o fasci del tetto per 'eccedenza aiutarsi nell'ascensione, potrebbe anche essere usato come tekken nel combattimento.

Najinata:
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Questo halberd giapponese è stato usato spesso dai sohei (soldati del priest). Tuttavia ancora un'arma eccellente per il ninja nella battaglia. Il naginata poteva produrre una lacerazione di sei pollici in mani addestrate.

Nekote:
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Queste piccole disposizioni testamentarie sono state portate intorno alle estremità delle barrette. I loro ganci di metallo potevano essere utilizzate per ridurre a brandelli il nemico.Le punte venivano impregnate di veleno.

Ninja To/Shinobigatana:
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La spada trasportata dal ninja era ninja-a o a volte denominata lo shinobigatana. Come la maggior parte delle armi ninja ninja-a ha avuto un multitudine di usi. Ninja-A era più corta della katana, essa poteva
essere portata per permettere al ninja di arrampicarsi.Il cavo (sageo) è stato fissato allo scabbard (saya) circa 12 piedi di lunghezza.
Il handguard (tsuba) diverso della katana, era quadrato e più grande. Ninja-a poteva a essere posta contro una parete per essere usata come punto per arrampicarsi,affinche venisse facile fare la scalata grazie al sageo. Il ninja trasporterebbe il metsubishi (polvere accecante) alla parte inferiore del suo scabbard per gettarla ai nemici negli occhi mentre estraeva la sua spada.lo scabbard poteva anche essere utilizzato come un blowgun o presa d'aria. Lo scabbard serviva spesso da arma secondaria in tempo.

Per le armi il sito è: www.NarutoGen.com
 
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