Winter Dream

Allarme centrale nucleare

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SaNa
view post Posted on 14/3/2011, 12:21     +1   -1




Crisi nucleare in Giappone. Centrale di Fukushima Daiichi, nuova esplosione




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Sembra un bollettino di guerra l’aggiornamento di stamattina della crisi nucleare giapponese innescata dal terremoto e dallo tsunami di venerdì.
Alla centrale di Fukushima Daiichi – dove domenica si era verificata un’esplosione nell’edificio del reattore 1 e dove le autorità ammettono la possibilità che sia già avvenuta la fusione di due noccioli – si è prodotta un’esplosione anche nell’edificio che ospita il reattore numero 3, quello alimentato in parte con plutonio. Undici feriti, situazione sempre più grave. Dichiarata l’emergenza anche per il reattore 2: la causa (come per gli altri reattori) risiede nel fatto che l’impianto di raffreddamento non funziona.

Il raggio di evacuazione attorno alla centrale continua ad ampliarsi: 200.000 persone hanno lasciato la propria casa. C’è comunque una buona notizia: e comincio con quella.
Alla centrale nucleare di Fukushima Daini, situata ad 11 chilometri da quella di Fukushima Daiichi, è rientrata l’emergenza per due dei tre reattori che avevano anch’essi problemi di raffreddamento. Le autorità dicono che adesso il raffreddamento si è felicemente concluso e i reattori sono sicuri.
Dunque ora sono solo (si fa per dire…) quattro i reattori che destano preoccupazione: uno a Fukushima Dainii e tre a Fukushima Daiichi.

A Fukushima Daiichi 3 l’esplosione di stamattina (come quella di domenica nell’edificio del reattore 1) è stata causata dall‘idrogeno formatosi per la scomposizione dell’acqua (H2O, due molecole di idrogeno e una di ossigeno) usata per raffreddare il reattore. Immaginate come deve essere alta la temperatura per arrivare alla scomposizione dell’acqua.

Le autorità insistono che l’esplosione ha interessato solo l’edificio, mentre il contenitore di acciaio al cui interno si trova il reattore è integro. Peraltro ieri si constatava l’impossibilità di far salire il livello dell’acqua, e si attribuiva il fenomeno ad una crepa del contenitore.

Ieri – sempre notizie ufficiali – il livello dell’acqua era tale che le barre di combustibile (che dovrebbero essere completamente sommerse) erano esposte per metà all’aria. Non dovrebbe accadere mai, neanche per un solo centimetro. Più sono scoperte, più aumenta il calore cui sono esposte, più l’acqua che le circonda si trasforma in vapore lasciandole ulteriormente scoperte ed esposte alla fusione.

Secondo l’agenzia giapponese per la sicurezza nucleare – riferisce il Wall Street Journal – le barre di combustibile all’interno del reattore sono già ora fuse insieme, e l’esplosione ha danneggiato una pompa utilizzata nel disperato tentativo di raffreddare il reattore con l’acqua del mare.
Le autorità giapponesi insistono che non c’è stato
 
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Scofield85
view post Posted on 14/3/2011, 13:48     +1   -1




Il fatto che i media non forniscono i dettagli, mi fa pensare ceh sia una cosa molto grave...ho paurissima che si stia ripetendo cernobyl
 
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SaNa
view post Posted on 16/3/2011, 22:26     +1   -1




NUCLEARE: OETTINGER, POSSIBILE NUOVA CATASTROFE A FUKUSHIMA



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(AGI) - Bruxelles, 15 mar. - Il commissario europeo per l'Energia, Guenther Oettinger, teme che "nelle prossime ore corriamo il rischio di assistere a una nuova catastrofe" alla centrale nucleare giapponese di Fukushima, dove la situazione "e' fuori controllo".

Oettinger, che ha parlato dell'allarme nucleare in Giappone alla Commissione ambiente del Parlamento europeo, ha detto che "il nuovo incidente potrebbe coinvolgere la citta' di Tokyo con i suoi 35 milioni di abitanti, un grande pericolo per gli abitanti e la salute dell'arcipelago giapponese": per il commissario e' pero' necessario "che non si ceda al panico". (AGI) .
 
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Aaron KoS
view post Posted on 18/3/2011, 14:35     +1   -1




CITAZIONE
Un post che ho trovato su Animeclick:

CITAZIONE
" Unit 1 (shut down at 2:48pm on Mar 11th)
- At 10:15am, Mar 14th, it has been confirmed that the average water
temperature of the suppression chamber has continuously fell bellow 100
degrees.
- At present, the unit has achieved reactor cold shutdown.

Unit 2 (shut down at 2:48pm on Mar 11th)
- At 3:52pm, Mar 14th, it has been confirmed that the average water
temperature of the suppression chamber has continuously fell bellow 100
degrees.
- At present, the unit has achieved reactor cold shutdown.

Unit 3 (shut down at 2:48pm on March 11th)
- We decided to prepare implementing measures to reduce the pressure of
the reactor containment vessel (partial discharge of air containing
radioactive materials) in order to fully secure safety. The preparation
woke started at around 12:08pm, Mar 12th and finished at 12:13pm, Mar
12th.
- At present, the unit has achieved reactor cold shutdown.

Unit 4 (shut down at 2:48pm on March 11th)
- We decided to prepare implementing measures to reduce the pressure of
the reactor containment vessel (partial discharge of air containing
radioactive materials) in order to fully secure safety. The preparation
woke started at around 11:44am, Mar 12th and finished at around 11:52am,
Mar 12th.
- Restoration work in reactor cooling function that was conducted to
achieve reactor cold shutdown has been completed and cooling of the
reactor has been commenced at 3:42 pm, Mar 14th.
- At 7:15pm, Mar 15th, it has been confirmed that the average water
temperature of the suppression chamber has continuously fell bellow 100
degrees.
- At present, the unit has achieved reactor cold shutdown."
È finita o quasi, rimane solo il problema delle barre stoccate nel reattore 4.


Riassumiamo.
Fukushima 1 è una centrale di II generazione realizzata nei primi anni '70 con 6 reattori. Ha resistito indenne ad un terremoto 5 volte più forte di quello per cui era stata progettata (8.9-8.2=0.7, in scala logaritmica). Le reazioni sono state fermate automaticamente dopo la scossa, ma i prodotti transuranici intermedi con la loro radioattività hanno bisogno di tempo per decadere e smettere di riscaldare il nocciolo. I sistemi normali di raffreddamento erano attivi.
Due ore dopo arriva l'onda. Portando come esempio il reattore 1 da 1350MW questo era stato raffreddato adeguatamente e la sua potenza ridotta all'1%, pertanto si parla di 13,5MW quando l'onda spazza arriva e spazza via i generatori diesel. A questo punto entra in azione il sistema ridondante ausiliario delle batterie, che resistono per 6 ore. Il resto consiste in una corsa pazza per raffreddare il nocciolo, con diverse serie complicanze.

La vicina centrale Fukushima 2 non ha subito alcun danno ed ha operato come dovrebbe. I suoi generatori diesel non sono stati colpiti dall'onda al contrario della vicina Fukushima 1. Questo dovrebbe far capire come questo problema sarebbe potuto essere facilmente aggirabile.

Danni dell'incidente:
Reattore 1, 2, 3 fuori uso, decommissionati.
Reattore 4 con cedimenti alla struttura esterna ma ricostruibile.
Reattore 5 e 6 poco colpiti, operatività buona.
Fukushima 2 e i suoi 4 reattori operativi.
0 morti di radiazioni.
1 morto in incidente (oggetto contundente in testa)
radiazioni all'esterno nulle o trascurabili.


Non mi sembra affatto un cattivo risultato, detto tra noi. Se si fosse pensato a proteggere meglio i generatori ausiliari diesel dalle onde non ci sarebbero state tutte queste complicanze. La TEPCO (Tokyo Electric Power Company) avrà diverse cose da spiegare, ma l'importante è che il pericolo di meltdown è stato finalmente scongiurato.

Aggiungo una nota personale: sono disgustato dal comportamento di giornalisti italiani ed esteri, che devono aver gettato la professionalità alle ortiche. Abbiamo avuto confusioni continue tra milli e microSaviert (una differenza di tre ordini di grandezza, la prima più pericolosa e la seconda trascurabile), informazioni rimaneggiate in continuo oppure inventate di sana pianta, sciocchezze sulla fisica nucleare di base e diffusa spettacolarizzazione del dramma. Non ho altro da aggiungere.

 
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SaNa
view post Posted on 18/3/2011, 15:51     +1   -1




Fukushima, la voce degli eroi nella centrale



10:31 - Fukushima come Cernobyl. Il livello delle radiazioni della centrale nucleare giapponese aumenta, e nonostante i disperati tentativi di raffreddamento dai reattori danneggiati continua a uscire una colonna di fumo bianco con particelle radioattive. E da lì, dal profondo di quella creatura deforme, arrivano email e messaggi dei 50 tecnici rimasti sul posto per salvare il Paese.

Uomini che hanno accettato una condanna a morte certa con la dignità e il coraggio che appartiene solo ai vecchi samurai. Uomini che sono padri, mariti, figli, fratelli. “Accetto il mio destino – scrive uno di loro in una della email pubblicate dal Corriere della Sera – come fosse una condanna a morte”. E di fatto lo è. Senza miglioramenti tangibili non è esclusa l'ipotesi di chiudere i reattori in un sarcofago di cemento armato e di seppellirli, come fu fatto in Ucraina nel 1986.

Fukushima come Cernobyl: allora, le vite dei lavoratori rimasti in centrale si spensero tre mesi dopo la catastrofe. Oggi, il destino dei 50 eroi giapponesi, non è molto diverso. Forse sei mesi, forse un anno, forse due: ma di certo ognuno di loro è un dead man walking. “Sta lavorando nell’impianto – racconta il fratello di uno dei condannati – non ha mai smesso. Non hanno più niente da mangiare là dentro, vanno avanti in condizioni davvero durissime”.

La rete è l’unico modo che hanno di comunicare da lì dentro, dal centro di quel mostro ingestibile e imprevedibile che auto genera processi a catena senza possibilità di intervento. E questo marito lo sa: “Per favore – scrive alla moglie – cerca di stare bene almeno tu, io non posso tornare a casa almeno per un po’”. Eh già, un po’: un lasso di tempo indefinito perché ogni previsione sarebbe inattendibile. “Mio padre è entrato nell’impianto e io non ho mai visto mia madre piangere così tanto”, scrive la figlia di uno dei tecnici su Twitter, che lancia un appello disperato al padre, che in realtà ha tutta l’aria di una preghiera. “Papà, per favore, torna a casa vivo”.

C’è chi prova a immaginare che la sua vita, fuori dal mostro, abbia un seguito felice: “Non vi preoccupate – è il messaggio di un altro eroe al fratello – me la caverò. Torno presto, non ricordi più che tra sei mesi vado in pensione?”. E ancora: “Ancora uno sforzo e ce l’abbiamo fatta”, dice un altro fingendo che il traguardo sia ormai prossimo. Ma il punto è che questo traguardo nessuno lo vede all’orizzonte: l’obiettivo sarebbe raffreddare la barre di combustibile nucleare per evitare che esploda tutto.

Ma la difficoltà della sua realizzazione è enorme, come si evince dalle parole del primo ministro Naoto Kan: “Voi siete i soli che possono risolvere questa crisi. Ritirarsi è impossibile”. Le email da Fukushima in realtà sono lettere dal fronte: soldati in guerra contro un nemico che non conoscono, che fa paura e che li ammazzerà, tutti. “Vi penso sempre, vi voglio bene”. E’ il saluto rassegnato di uno dei 50 eroi: gli ultimi samurai del XXI secolo
 
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4 replies since 14/3/2011, 12:21   27 views
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